Come eliminare un hacker dal cellulare
Da qualche giorno, hai notato
che il tuo telefono inizia a comportarsi in modo leggermente sospetto: le app
si chiudono e si riavviano improvvisamente, la connessione a Internet è sempre
attiva e ci sono alcune pagine “strane” aperte nel browser, al punto che inizi
ad avere la sensazione che qualcosa non vada per il verso giusto, e più
precisamente che il tuo smartphone sia sotto controllo da parte di qualche
malintenzionato! Il sospetto di essere caduto vittima di un criminale
informatico è insito nella tua mente e vorresti indagare un po’ più a fondo per
capire se, sfortunatamente, questo è proprio il tuo caso, e come fare per
ripulire il tuo telefono dai danni arrecati da questa persona.
Ebbene, sono felice di dirti che sei capitato nella guida giusta
al momento giusto: di seguito, infatti, ti spiegherò per filo e per segno come eliminare un
hacker dal cellulare, fornendoti una serie di consigli per
capire se sei effettivamente vittima di un attacco informatico, per poi
approfondire il discorso sui metodi con cui liberarti di tutto il materiale
nocivo. Non temere se non sei molto esperto di tecnologia: le tecniche che mi
appresto a illustrarti sono di facile applicazione e adatte anche a chi, come
te, non ha molta dimestichezza con il mondo dei cellulari.
Dunque, senza sprecare ulteriore tempo, è il momento di mettersi
all’opera: ritaglia qualche minuto di tempo libero tutto per te, mettiti bello
comodo e leggi con estrema attenzione tutto quanto ho da spiegarti su questo
importante quanto delicato argomento. Sono sicuro che, al termine di questa
guida, sarai perfettamente in grado di agire per conto tuo e di stanare tutte
le minacce che agiscono indisturbate sul telefono in tuo possesso. Detto ciò,
non mi resta che augurarti buona lettura e buon lavoro!
Eliminare
un hacker dal cellulare Android
Android è un sistema
operativo estremamente personalizzabile, tuttavia la sua natura “aperta” lo
rende abbastanza vulnerabile ad attacchi hacker di varia natura: bastano un po’
di distrazione e qualche tap “azzardato” per lasciare campo libero a spioni e
malintenzionati. Di seguito ti illustro tutti i metodi per capire se sei caduto
vittima di un hacker ed, eventualmente, liberartene in breve tempo.
Verificare
la presenza di app sospette
Il primo aspetto su cui voglio focalizzarmi riguarda le app
installate sul cellulare della vittima: esistono alcuni software, infatti,
progettati per il controllo parentale o per fungere da
antifurto nel caso il dispositivo venga rubato. Anche se
progettate con le migliori intenzioni, queste app possono essere sfruttate dai
malintenzionati al fine di carpire informazioni segrete e di prendere il
controllo di uno smartphone da remoto.
Tra le più conosciute app del genere posso menzionarti Qustodio, Norton Family Parental Control e Cerberus:
se ben ricordi, te ne ho già parlato nel mio tutorial su come controllare il
dispositivo Android di un minore.
Per funzionare correttamente, queste app hanno bisogno di
ottenere privilegi di amministrazione elevati: dunque, per
controllare se un hacker ha installato un’app del genere, devi innanzitutto
accedere alla relativa sezione e controllare l’esistenza di voci in merito.
Come? Semplicissimo: per iniziare, sfiora l’icona Impostazioni collocata
nel drawer del tuo cellulare Android (l’area in cui risiedono le icone delle
app installate), accedi successivamente alla sezione Sicurezza >
Amministra dispositivo (oppure Altre impostazioni
> Privacy > Amministrazione dispositivo) e dai uno
sguardo alla lista che si apre a schermo.
Se noti la presenza di una delle summenzionate app, o di
qualsiasi altra app “sospetta”, allora probabilmente sei vittima di un attacco:
per eliminare immediatamente l’hacker, revoca i permessi di accesso alle app in
questione rimuovendo il segno di spunta in corrispondenza dei rispettivi nomi.
A questo punto, non esitare altrimenti ed effettua la
disinstallazione completa di tali app avvalendoti della procedura che
utilizzeresti di solito: se è la prima volta che disinstalli un’app, e hai
bisogno di istruzioni specifiche su come procedere, ti consiglio di consultare
la mia guida approfondita sull’argomento.
Oltre alle app “lecite” per il controllo parentale, ti consiglio
di fare attenzione anche alle cosiddette app-spia! Come il
nome stesso lascia intendere, si tratta di programmi progettati con in mente lo
scopo di rubare le informazioni senza permesso: due delle app di questo tipo
sono iKeyMonitor e mSpy, facilmente
reperibili in rete.
Per funzionare correttamente, la maggioranza delle app di questo
tipo richiede che sul dispositivo siano stati preventivamente abilitati i permessi
di root: proprio grazie a essi, le app-spia possono
“nascondersi” dalla lista delle app installate sul sistema, e comparire con
nomi fasulli tra le app in esecuzione, rendendone così difficile il
rilevamento.
Ciononostante, esistono dei metodi ben precisi che permettono di
rilevare la loro presenza: sfruttando il browser o
il dialer di sistema è possibile accedere al pannello di
configurazione segreto dell’app-spia, con la possibilità di risalire al nome
utilizzato per insinuarsi nel sistema e disattivarla in modo diretto. Di
seguito ti illustro le due procedure più efficaci.
·
Avvia il dialer
del telefono (cioè la schermata di composizione manuale
del numero) e digita il codice *12345:
in questo modo, dovresti avere accesso al pannello di configurazione
dell’app-spia installata sul tuo smartphone. Una volta entrato nel pannello,
provvedi a disattivare manualmente l’app e a identificare il nome con cui essa
è presente sul sistema, infine disinstallala con la procedura che utilizzeresti
di solito.
·
Se la succitata procedura non ha sortito effetto, avvia il browser installato sul
cellulare e collegati all’indirizzo localhost:4444oppure localhost:8888: in tal modo,
dovresti avere accesso al pannello di gestione dell’app.
·
Qualora sul cellulare fossero già attivi i permessi di root,
avvia l’app SuperUser/SuperSU e
verifica la presenza di eventuali app-spia tra le app che hanno ottenuto i
privilegi di root: se il riscontro dovesse essere positivo, revoca
immediatamente i permessi alle app incriminate e procedi alla disinstallazione
utilizzando la solita procedura.
Controllare
le app in esecuzione
Un altro metodo per stanare
eventuali hacker intrusi nel cellulare è quello di controllare i processi in esecuzione, cioè le app correntemente
attive sul dispositivo: in questo modo, è possibile scoprire cosa sta agendo
sullo smartphone in tempo reale, stanando eventualmente app che sono sfuggite
ai controlli precedenti.
Una delle migliori app per visualizzare i processi in esecuzione
su Android è System Monitor Lite, disponibile gratuitamente sul Play Store.
Una volta scaricata e installata l’app, avviala richiamandola dal drawer del
tuo dispositivo, dopodiché pigia sul pulsante ☰ collocato
in alto a sinistra e seleziona la voce TOP APP annessa
al pannello che va ad aprirsi sullo schermo.
Fatto ciò, controlla attentamente la lista contenente tutti i
processi relativi alle app avviate nel sistema: se dovessi riscontrare qualche
risultato “sospetto”, non esitare a cercare su Google il nome del processo
relativo e, qualora si trattasse di un’app di controllo, a eliminarla
immediatamente dal dispositivo.
Disattivare
l’installazione da origini sconosciute
Solitamente, le app con intenti “criminali” non sono presenti
sul Play Store: Google, per tutelare l’integrità del sistema e la sicurezza
degli utenti, adotta una politica molto restrittiva sulle app ospitate dal
market ufficiale.
Numerose app-spia, d’altra parte, possono essere scaricate da
market alternativi, prelevate da alcuni spazi dedicati su Internet oppure
offerte come download sponsorizzati in alcuni circuiti pubblicitari: onde
evitare il setup accidentale di suddetti contenuti, Android blocca per
impostazione predefinita l’installazione da origini
sconosciute, cioè la possibilità di installare app esterne al
Google Play Store.
Se, per qualche motivo, hai modificato questa impostazione in
passato, dovresti disattivare l’installazione delle app esterne allo store
ufficiale di Android, al fine di incrementare la sicurezza del tuo telefono e
renderlo campo poco fertile per eventuali hacker.
Farlo è molto semplice: tocca l’icona Impostazioni di
Android, recati successivamente nella sezione Sicurezza (oppure Privacy e
sicurezza o, ancora, Impostazioni aggiuntive > Privacy) e
disattiva la levetta accanto all’opzione Origini sconosciute,
se questa è attiva. In questo modo, l’installazione delle app non provenienti
dal Google Play Store verrà bloccato automaticamente.
Effettuare
la scansione con un antimalware
Se hai seguito alla lettera le istruzioni che ti ho fornito fino
ad ora, dovresti essere riuscito a eliminare eventuali hacker dal tuo cellulare
e rimettere in sicurezza i tuoi dati. Ciò che ti consiglio di fare, a questo
punto, è scaricare e installare un buon antimalware ed eseguire una scansione
approfondita: in questo modo, non soltanto riuscirai a liberarti di eventuali
“residui” sgraditi, ma sarai in grado di tutelare il tuo dispositivo da
eventuali attacchi futuri.
Di antivirus per Android adatti allo
scopo ve ne sono davvero tanti: Avast, Bitdefender e AVG sono soltanto
alcuni dei nomi che puoi trovare in circolazione. Come dici? Non sai proprio
quale scegliere? Non preoccuparti, anche in questo caso ho la soluzione che fa
per te: consulta senza esitare il mio approfondimento sui migliori antivirus per Android e, ti
garantisco, avrai chiare le idee in men che non si dica!
Eliminare
il root
Come probabilmente già saprai, effettuare il root su Android significa ottenere
privilegi di amministrazione elevati sull’intero sistema operativo,
aumentandone dunque i margini di modifica e personalizzazione, sia in grafica
che in funzionalità. Se, da un lato, questo può rappresentare un vantaggio, il
root può tramutarsi in un rischio in men che non si dica:
questa procedura, infatti, può concedere ad alcune app privilegi di cui non
dovrebbero disporre, consentendo la lettura e la modifica di aree del sistema
che, invece, dovrebbero restare “nascoste”.
Mi spiego meglio: ricordi quando, parlando delle app-spia, ti ho
accennato al fatto che queste riescono ad essere efficienti soltanto sui terminali
preventivamente sottoposti alla procedura di root? Bene, questo è un valido
motivo per cui dovresti correre ai ripari: a meno che tu non sia esperto in
materia e non abbia necessità particolari, sarebbe meglio eliminare il root dal
tuo dispositivo, così da preservare l’integrità del sistema operativo e
ripristinare quelle limitazioni che aiutano a tutelare la sicurezza di dati e
applicazioni.
Effettuare il root su un dispositivo Android è, in genere, una
procedura relativamente semplice: tutto ciò che devi fare è avviare l’app SuperSU/SuperUser,
recarti nella sezione Impostazioni e selezionare
l’opzione relativa all’Unroot completo, seguendo poi le
semplici istruzioni a schermo fornite.
Purtroppo non posso essere più preciso in merito alla procedura
più adatta al tuo dispositivo, in quanto i vari passaggi possono cambiare da
caso a caso: ti consiglio, dunque, di cercare su Google la
procedura più adatta al tuo modello di smartphone (ad esempio “rimuovere il
root da Huawei P10 Lite”).
Ripristinare
Android
Hai seguito alla lettera tutti i consigli che ti ho fornito fino
ad ora, tuttavia hai ancora il fortissimo sospetto che un hacker stia controllando
il tuo telefono e non riesci a essere tranquillo. Arrivati a questo punto, il
consiglio che posso darti è quello di ripristinare Android,
formattando lo smartphone e riportandolo allo stato di fabbrica.
Lo so, è una soluzione abbastanza drastica, ma ciò ti garantisce
l’eliminazione completa dei dati e delle app presenti nel sistema (incluse
quelle che i malintenzionati potrebbero utilizzare per spiare il dispositivo):
subito dopo l’operazione di ripristino, il telefono ritornerà allo stato di
fabbrica, ed avrai la certezza di avere tra le mani uno smartphone pulito e
al sicuro da occhi indiscreti.
Ripristinare Android è relativamente semplice: tutto ciò che
devi fare è salvare i dati per te importanti, aprire le Impostazioni del
dispositivo sfiorando la relativa icona e, infine, accedere alle sezioni Backup e
ripristino > Ripristina dati di fabbrica, seguendo
successivamente le istruzioni a schermo fornite.
Se non sai come portare a termine l’operazione di backup, hai
bisogno di ulteriori informazioni riguardo il ripristino o desideri provvedere
anche all’eliminazione sicura dei dati presenti sulla memoria del tuo
smartphone, ti consiglio di dare uno sguardo al mio tutorial specifico su comeripristinare Android: sono sicuro che lì troverai tutto ciò di cui
hai bisogno.
Eliminare un hacker da iPhone
Nonostante Apple, per politica aziendale, abbia progettato iOS (cioè
il sistema operativo di cui sono dotati iPhone, iPad e iPod Touch) al fine di
renderlo chiuso e sicuro, esistono comunque delle app e dei modi di
agire che permettono accessi non autorizzati al sistema. Anche in questo
frangente, la distrazione di chi utilizza l’iPhone gioca un
ruolo determinante: bastano davvero pochi secondi e il danno è fatto! Non
preoccuparti, però: in questa sezione imparerai a capire se sei caduto vittima
di un attacco hacker e come venirne fuori mettendo in sicurezza il tuo
telefono.
Verificare
la presenza di profili di configurazione personalizzati e VPN
Esattamente come ti ho già spiegato nella sezione relativaalle app Android, anche per riguarda iOS – e dunque per l’iPhone –
esistono delle app progettate per il controllo parentale: trattandosi di
software completamente “lecito”, esso non desta allarmi per i sistemi di
sicurezza integrati in iOS, tuttavia potrebbe essere utilizzato per hackerare
il dispositivo.
Per funzionare, le app in questione possono avvalersi di profili di
configurazione personalizzati, che possano garantire l’accesso
con particolari privilegi ad alcune zone del sistema operativo, e di VPN per
monitorare il traffico Internet: di conseguenza, basta consultare le apposite
sezioni di iOS e controllare la lista proposta, per rendersi conto della
presenza o meno di app “sospette”.
Come? Semplicissimo: per prima cosa, sfiora l’icona Impostazioni residente
nella home screen del tuo iPhone, seleziona successivamente le voci Generali e Gestione
dispositivo per accedere alla lista dei profili
personalizzati e controlla la presenza o meno di app che reputi “incriminate”.
In caso di riscontro positivo, sfiora la voce relativa al
profilo “incriminato”, pigia sul pulsante Elimina profilo, digita
il codice di sicurezza impostato nel sistema e pigia sul pulsante Elimina.
Infine, provvedi a cancellare l’app in questione con la classica procedura
prevista dall’iPhone. Se non riesci a trovare la voce Gestione
dispositivo nel tuo iPhone, allora puoi stare tranquillo: non sono
presenti app che richiedono permessi d’accesso avanzati.
Per verificare la presenza di VPN,
invece vai nel menu Impostazioni > Generali > VPN di
iOS e, se trovi qualche nome sospetto, elimina la relativa app dall’iPhone.
Verificare
la presenza di app-spia
Qualora il tuo iPhone fosse stato già sottoposto alla procedura dijailbreak, cioè una modifica che comporta l’accesso a parti del
sistema altrimenti “bloccate”, oltre che l’installazione dello store Cydia,
allora dovresti verificare anche la presenza di app-spia:
queste, come ti ho già spiegato in precedenza, vengono in genere utilizzate per
monitorare e controllare da remoto il telefono di chi vi cade vittima.
Per verificare che il curiosone di turno non ti stia
controllando in questo modo, avvia innanzitutto Cydia e
controlla i pacchetti installati nel tuo iPhone: qualora, nella lista, fosse
presente un’app che ti insospettisce, provvedi a eliminarla immediatamente
utilizzando la consueta procedura di cancellazione. Come dici? Non sei molto
pratico sull’argomento Cydia? Allora ti consiglio di dare un’occhiata al mio tutorialspecifico in merito, nel quale puoi trovare tutte le
informazioni necessarie sulla gestione dei pacchetti.
Alcune app-spia, tuttavia, potrebbero sfuggire al precedente
controllo, poiché sono in grado di “nascondersi” dalla lista delle app
installate e da quelle in esecuzione: in tal caso, ti suggerisco di mettere in
pratica uno dei seguenti metodi per “stanare” il relativo pannello di
configurazione e procedere alla disattivazione delle app, per poi
disinstallarle completamente attraverso la procedura prevista da iOS.
·
Avvia il browser Safari e
prova a digitare gli indirizzi localhost:4444oppure localhost:8888 per
accedere al pannello di configurazione dell’app-spia eventualmente installata
sull’iPhone.
·
Qualora la procedura precedente non avesse effetto, avvia
il dialer (cioè
la schermata che ti permette di digitare manualmente un numero di telefono) e
inserisci il codice *12345.
Eliminare
il jailbreak
Come ti ho già accennato in precedenza, l’operazione di
jailbreak permette di sbloccare parti “protette” del sistema operativo, di
accedere al market alternativo Cydia, e di installare app che offrono
funzionalità e margini di personalizzazione ben più avanzati, rispetto a quelli
offerti dalla versione “non violata” di iOS.
Se questo può essere un aspetto positivo, però, è pur vero che
accedere al sistema operativo in modi non previsti dal suo produttore (Apple,
in questo caso), può esporre anche a dei rischi di sicurezza non indifferenti!
Pensa per esempio al caso delle app-spia, di cui ti ho parlato alcune righe fa:
queste app riescono ad accedere a dati e informazioni, e a controllare l’iPhone
della vittima, proprio grazie ai permessi acquisiti tramite la procedura di
jailbreak.
Dunque, come misura aggiuntiva di sicurezza e come metodo per
eliminare eventuali minacce dal cellulare, mi sento di consigliarti di
eliminare il jailbreak: solitamente ciò può essere fatto anche evitando il
format dell’iPhone, utilizzando un particolare tweak di Cydia, tale Cydia Eraser,
nel giro di pochi tap.
Se non hai abbastanza dimestichezza con l’argomento, ti
sconsiglio di gettarti “alla cieca” nella procedura di eliminazione del
jailbreak, poiché ciò potrebbe comportare la perdita di dati o
l’inutilizzabilità dell’iPhone. Ma non preoccuparti, ciò non significa che tu
non possa riuscirci da solo: leggi attentamente le istruzioni che ti ho fornito
nella mia guida su come levare iljailbreak e, vedrai, diventerai in grado di mettere in
sicurezza il tuo iPhone in modo completamente sicuro.
Ripristinare
iPhone
Hai seguito alla lettera tutte le “dritte” che ti ho fornito ma
sei ancora terrorizzato dall’idea di essere sorvegliato da remoto? L’unico
consiglio che posso darti, allora, è quello di ripristinare
l’iPhone: in tal modo, avrai la certezza di utilizzare un
device pulito e al riparo da eventuali app sospette, così da chiudere tutte le
porte ai potenziali criminali intenzionati a sorvegliarti.
Hai due modalità per procedere con il ripristino dell’iPhone: la
prima è di recarti nelle Impostazioni del “melafonino”,
accedendo poi alla sezione Generali > Ripristina e
selezionando infine l’opzione inizializza contenuto e impostazioni;
la seconda, invece, prevede l’utilizzo di iTunes: dopo aver
disattivato l’opzione Trova il mio iPhone dalle Impostazioni dello
smartphone, collega il dispositivo al computer, seleziona l’icona del
“melafonino” dalla finestra di iTunes (in alto a
sinistra), pigia sul pulsante Ripristina iPhonecollocato in alto a
destra e segui le istruzioni fornite a schermo.
Il consiglio che voglio darti, però, è quello di eseguire un backup
preventivo dei tuoi dati importanti, in quanto l’operazione di ripristino
cancella tutto quanto è presente nella memoria del tuo dispositivo: ti ho
fornito tutte le istruzioni sul backup e sull’intera procedura di ripristino iPhone nel mio tutorial
specifico sull’argomento.
Altri consigli utili
Finalmente hai
capito come eliminare un hacker dal cellulare e, quasi
senza rendertene conto, sei riuscito a portare a termine l’obiettivo che ti eri
prefissato in modo a dir poco magistrale!
Se sei arrivato
a leggere fin qui, hai sicuramente capito che la principale causa degli accessi
indesiderati ai cellulari è la distrazione di chi li utilizza: basta davvero
poco, infatti, per spianare la strada a un malintenzionato e aprirgli le porte
d’accesso, senza neppure rendersene conto.
È per questo
motivo che, prima di congedarti, vorrei fornirti alcuni consigli utili a evitare
il ripetersi di questo spiacevole inconveniente: quanto sto per dirti potrebbe
sembrarti scontato, ma posso garantirti che, fin troppo spesso, non lo è
affatto!
·
Aggiornare il sistema operativo e le app – alcuni
criminali informatici “studiano” il codice del sistema operativo e delle app
per smartphone più celebri, alla ricerca di malfunzionamenti da sfruttare per i
propri scopi. Per questo motivo, effettuare gli aggiornamenti è a dir poco
fondamentale: disporre delle versioni più aggiornate di app e sistema operativo
significa diminuire, e di molto, la possibilità di essere esposti a problemi di
questo tipo, grazie alle correzioni che i programmatori apportano di tanto in
tanto ai loro prodotti. Se vuoi scoprire come aggiornareAndroid e come aggiornareiPhone, consulta i miei tutorial al riguardo.
·
Proteggere adeguatamente lo smartphone – come ho
ripetuto più volte, bastano pochi minuti affinché qualcuno possa installare
un’app spia sul telefono, senza che il proprietario se ne renda conto. Dunque,
soprattutto se si tende a lasciare lo smartphone incustodito per periodi anche
molto brevi, è fondamentale proteggerlo con un PIN, un sistema biometrico
(impronta digitale, riconoscimento facciale o scansione dell’irido) o una
password, da custodire gelosamente e non diffondere in giro: ciò rende
impossibile l’utilizzo dello smartphone da parte di persone non autorizzate.
·
Evitare le reti Wi-Fi di dubbiaprovenienza – quanto sto per dirti può sembrarti
strano, ma alcuni malintenzionati potrebbero creare delle reti wireless fasulle
(e apparentemente funzionanti e aperte a tutti) per rubare i dati in transito e
garantirsi l’accesso agli account – o ai dispositivi – di chi vi si collega.
Anche se oggi questa procedura non ha più molto successo, complice
l’introduzione di sofisticati metodi di cifratura (cioè
protezione dei dati) in quasi tutte le app per smartphone e tablet, è sempre
consigliabile non collegarsi a reti Wi-Fi di cui non si conosce
l’attendibilità.
·
Non prestare lo smartphone a sconosciutio persone non fidate – è una misura piuttosto banale,
ma non va assolutamente sottovalutata: se il cellulare dovesse finire in mani
sbagliate, il malintenzionato di turno avrebbe tutto il tempo di configurare
un’app antifurto o di controllo parentale, e di renderla invisibile anche
all’antivirus (queste app, in generale, sono considerate sicure e attendibili).
Inoltre, prestare un dispositivo così personale può indurre chi ne approfitta a
ficcare il naso tra i file memorizzati, permettendogli potenzialmente di
acquisire dati e informazioni da ritorcere contro il legittimo proprietario:
ecco perché, anche se può sembrare scortese, bisogna saper dire di no al
momento giusto!
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